Volendo polarizzare i dentisti italiani in due categorie distinte, possiamo dire che da una parte abbiamo dentisti di qualità e dall’altra un mosaico eterogeneo di operatori più o meno qualificati e spesso non ben identificabili come persone fisiche.

I primi sono prevalentemente liberi professionisti, sono proprietari dell’attività che svolgono e che hanno autofinanziato, sono orientati alla pratica clinica, sono ossequiosi del codice deontologico, sono inclini all’eccellenza professionale, all’aggiornamento continuo, al rapporto diretto con il paziente, e sono sostanzialmente refrattari al marketing, al management e al controllo di gestione dei propri studi dentistici, così come non usano intraprendere campagne pubblicitarie o iniziative commerciali in genere perché percepite come lesive per il decoro della professione.

E tutto questo è sbagliato.

I secondi sono rappresentati prevalentemente dalla grande distribuzione odontoiatrica, tendenzialmente low cost, motivata al ritorno degli investimenti, orientata al profitto, più sensibile alla qualità organizzativa di persone ed ambienti che non alla qualità delle prestazioni. Costoro operano spesso attraverso una ragione sociale e non con il proprio nome, utilizzano sistemi di gestione altamente efficienti e di derivazione aziendale e concepiscono il professionista come un prestatore d’opera (altamente?) qualificata. Essi sono dotati di strumenti di comunicazione aggressivi ed estesi, sfruttano le economie di scala nei servizi di supporto e negli approvvigionamenti e si propongono di modificare le preferenze dei pazienti, intesi con accezione puramente clientelare, per orientare il mercato all’inflazione tariffaria in cambio di volumi di prestazioni.

E anche questo è sbagliato.

Lo scopo di Slow Dentist è quello di rimettere in equilibrio il sistema: dare una voce potente ai membri del primo gruppo, sensibilizzarli alla coesione, rafforzarne le scelte e l’orientamento alla qualità. Diffondere la cultura dell’eccellenza tra i pazienti per farne una ragione di orgoglio e di appartenenza. Avviare meccanismi di compensazione nel mercato che, mentre tutelano la salute delle persone, consentano il benessere economico di chi ne ha fatto una ragione di vita professionale.

Per dare un segno forte di coerenza e di coraggio Slow Dentist si rivolge innanzitutto ai dentisti di comprovato valore professionale, privilegiando coloro che hanno conseguito certificazioni di eccellenza professionale presso le più accreditate società scientifiche italiane ed internazionali. Questi sono, inizialmente, gli unici dentisti che, indipendentemente dalla specialità a cui si dedicano, popolano i motori di ricerca del portale. Gli altri sono attesi, con meccanismi di valutazione che verranno decisi in itinere.


Il primo portale che mette in contatto i pazienti con i soli studi dentistici certificati dalle società scientifiche


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