Scegliere un dentista low cost spesso è solo una questione di prezzo. L’idea del risparmio è alla base di molte scelte, specialmente quando si deve fare attenzione al bilancio. Ma si tratta di una scelta consapevole?
Dentista low cost: scegliere tra risparmio e qualità della prestazione
La prima domanda da porsi è in merito alla qualità della prestazione. Affidarsi ad un dentista low cost significa dover effettuare una scelta tra il risparmio e la qualità della prestazione.
Si tratta di elementi inconciliabili. Il paziente deve effettuare una scelta con la consapevolezza che una prestazione di qualità deve tenere conto di costi in termini di formazione professionale, materiali, igiene, sicurezza. Nulla può essere lasciato al caso. La differenza sta nel livello di informazione del paziente.
Dentista low cost: la logica imprenditoriale
Una delle principali differenze rispetto al dentista tradizionale sta nello spirito che anima questo tipo di iniziative, che si caratterizzano per essere prima di tutto di natura imprenditoriale.
Alla base delle scelte effettuate dai titolari vi sono logiche di mercato basate sul contenimento dei costi e l’invitabile esclusione della qualità e del rapporto umano che caratterizza la professione odontoiatrica.
Dentista low cost, risparmio vero?
Come abbiamo visto, l’idea di fondo che orienta i pazienti alla scelta di un dentista low cost è il risparmio che possono conseguire a parità di prestazione. Ma è davvero così? L’esperienza suggerisce che dietro un apparente risparmio spesso ci sono vere e proprie tecniche di marketing aziendale, una su tutte quella del cosiddetto unbundling delle prestazioni.
In pratica negli studi dentistici low cost si tende a suddividere le prestazioni in pacchetti, lasciando fuori alcune prestazioni accessorie come l’anestesia o la radiografia, che sono valutate a parte. In questo modo si ha l’illusione di pagare di meno, quando in realtà, per avere le stesse prestazioni di uno studio dentistico tradizionale, si finisce per pagare la stessa cifra, se non di più.
Anche ammesso che il risparmio sia l’unico metro di valutazione del paziente, la qualità sarà sempre inferiore, e con molta probabilità dopo qualche tempo ci sarà bisogno di effettuare nuovamente la prestazione con ulteriori costi.