L’Ortodonzia, chiamata anche Ortognatodonzia, è una specializzazione dell’Odontoiatria che si occupa di intervenire sul paziente per allineare i denti storti, ma anche di prevenire eventuali problematiche aiutando le ossa della bocca ad uno sviluppo corretto.
La chiusura corretta della bocca
Una chiusura non corretta della bocca viene definita in ambito patologico con il termine malocclusione. La risoluzione di queste problematiche migliora tra le tante anche le funzioni di masticazione e deglutizione.
Per queste ragioni possiamo dire che l’ortodonzia è la disciplina che si occupa e cura le malocclusioni.
I denti storti sono una patologia?
I denti storti non sono una vera patologia e, quando non causano problemi di occlusione alla bocca, incidono esclusivamente sull’aspetto estetico. Solo in casi estremi i denti storti possono procurare dei danni concreti al paziente.
Pur non considerando i denti storti una patologia, questa situazione può causare dei problemi nelle operazioni di pulizia dei denti. Difatti, i denti inclinati o sovrapposti sono molto più difficili da pulire.
Per quale motivo bisogna raddrizzare i denti storti?
Sorridere senza timore. Questa è la motivazione più diffusa di chi vuole raddrizzare i denti.
Una richiesta spinta dal desiderio di migliorare il proprio aspetto estetico e aumentare di conseguenza la propria autostima.
Un bel sorriso può favorire il proprio rendimento anche da un punto di vista lavorativo, soprattutto per chi ogni giorno si trova a contatto con il pubblico.
Qual è l’età consigliata per fare ortodonzia?
Non esiste un’età consigliata per sottoporsi ad un trattamento ortodontico.
L’unica differenza è che mentre nei bambini la crescita non è definitiva e si può dunque intervenire per correggere in corsa eventuali problematiche, nell’adulto una malocclusione di natura scheletrica, proprio perché la crescita è completa, sarà più complessa da risolvere.
Quanto dura un trattamento ortodontico?
La durata di un trattamento ortodontico varia in relazione al paziente. Ogni malocclusione deve essere analizzata singolarmente dal dentista che dovrà sfruttare le proprie conoscenze per risolvere il problema del paziente nel minor tempo possibile.
Indicare anticipatamente la durata del trattamento è impossibile. Dipenderà da diverse variabili che possono influire in modo determinante sulle tempistiche. Sarà inoltre fondamentale la collaborazione del paziente e l’eventuale presenza di patologie.
L'ortodonzia è dolorosa?
Fino a qualche tempo fa l’ortodonzia provocava dolore al paziente. Oggi, grazie alle diverse innovazioni che hanno interessato tecniche, attrezzature e materiali utilizzati, il trattamento ortodontico è assolutamente indolore.
Il fastidio riscontrato dal paziente è riconducibile alla sensazione di pressione sui denti. Altri casi di fastidio sono riconducibili all’utilizzo dell’apparecchio ortodontico o da pazienti con denti sensibili. In base alle caratteristiche dell’apparecchio il fastidio può variare.
Come si fa una diagnosi?
La diagnosi è certamente la fase più rilevante dell’ortodonzia. E’ proprio in questa fase che si riconosce la bravura di un dentista.
Un professionista dovrebbe prendere tempo prima di elaborare un’analisi definitiva, studiare il caso entrando nei dettagli e analizzare radiografie, modelli in gesso e fotografie varie.