Bite denti sembra che siano efficaci anche per la risoluzione di altre problematiche

I disturbi delle articolazioni temporomandibolari (dette anche ATM) sono spesso ingiustificatamente sottovalutati da chi ne soffre. E' questo un errore da non compiere poiché questo tipo di disturbo, se trascurato, può provocare un importante sequela di conseguenze. Alcuni pazienti avvertono dolore all’articolazione, altri rumori quando aprono la bocca. In alcuni casi compare una vera e propria incapacità di eseguire i movimenti più semplici.

 

IL BITE: PERCHE' SI USA

Una condizione associata ai disturbi dell’ATM può essere il bruxismo, una patologia che spinge il paziente a digrignare i denti durante il sonno o un'intensa attività agonistica. Il rimedio più semplice ed efficace è il bite, un piccolo accessorio morbido realizzato in resina acrilica o materiale termoformato applicato sui denti.

Questo apparecchio ortodontico viene utilizzato anche per risolvere le problematiche relative alla funzionalità dell'articolazione della mandibola e controllare lo sviluppo della dentizione, con particolare riguardo per l’allineamento spontaneo durante la permuta ed il controllo dello spazio in arcata.

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BITE DENTI: COME SI USA

Utilizzare un bite è estremamente semplice: nel caso di un bite singolo questo viene interposto tra le arcate e ancorato ad una delle due (a seconda dei casi); nel caso di un bite doppio su entrambe le arcate viene applicata una mascherina più o meno elastica a seconda delle necessità. Il Bite funge così da cuscinetto, ammortizzando i movimenti involontari della bocca, causati nella maggior parte dei casi da problemi di matrice psicologica. E' questo uno strumento estremamente pratico e a basso rischio di controindicazioni, che grazie alla sua mobilità, al contrario dell'apparecchio ortodontico fisso, permette una adeguata pulizia dei denti.

 

BITE DENTI NOTTURNO

Come detto in precedenza, l'utilizzo più frequente del bite è legato a disturbi nervosi legati a movimenti innaturali delle mandibole durante il sonno, i quali rovinano i denti e causano anche problemi connessi alla zona cervicale. Questi disturbi colpiscono soprattutto pazienti adolescenti e adulti, ma non è raro imbattersi in forme di bruxismo nei bambini. In questi casi, tuttavia, questi disturbi possono essere collegati all'età o ad una cattiva occlusione dei denti da latte; nel caso di bruxismo dei bambini la risoluzione spontanea è molto frequente, quindi è consigliabile attendere prima di intraprendere una terapia ad hoc.

 

BENEFICI

I bite dentali non garantiscono benefici solo nella terapia contro i disturbi mandibolari o di postura dei denti, ma sembra che siano efficaci anche per la risoluzione di problematiche ad essi connessi, come la cefalea o dolori alla zona cervicale, anche se le evidenze scientifiche sono contraddittorie.

La grande varietà di bite dentali, inoltre, permette anche la risoluzione di altri disturbi di minore entità.

Un esempio è il bite antirussamento, che limita le problematiche relative a questo sgradevole difetto del sonno ed è efficace anche contro il rischio di apnee notturne in combinazione con presidi medici più sofisticati.

 

COSTO BITE DENTI

L'acquisto del bite è estremamente accessibile, soprattutto se si parla di quelli preformati acquistabili in farmacia, i cui prezzi vanno dai 50 euro in su. Salvo i casi più semplici, come i bite di protezione per gli sport di contatto, quando il Bite ha uno scopo terapeutico è raccomandato uno studio clinico individuale ed una prescrizione specifica da parte dell’odontoiatra.  In questo caso l’esecuzione del Bite viene fatta dal tecnico di laboratorio (odontotecnico), su prescrizione, appunto, del dentista. Un range medio dei costi di questi Bite può variare tra i 150 e i 600 euro.

Per la protezione sportiva, magari in corso di trattamento ortodontico, è possibile acquistare in farmacia anche il bite automodellante, che consente con poche e semplici manovre di personalizzare un bite temporaneo. Anche in questi casi è meglio chiedere all’ortodontista per assicurarsi che l’eventuale utilizzo improprio di un bite automodellante non interferisca con i risultati del trattamento ortodontico in corso.


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